Nel nord delle Highlands scozzesi, in un angolo selvaggio e ricco di natura, sorge Black Isle Brewery, un birrificio agricolo indipendente che da sempre ha come stella polare la produzione biologica e il rispetto per il territorio. Fondato alla fine degli anni ’90 e ampliato nel 2008, Black Isle si distingue per un approccio che unisce artigianalità, sostenibilità e autenticità: l’acqua proviene da un pozzo di proprietà e parte dell’impianto di riscaldamento dei serbatoi è alimentato da biomasse, a testimonianza di un impegno concreto verso un ciclo produttivo a basso impatto ambientale.
La filosofia aziendale è chiara: produrre birre tradizionali con accenti americani, garantendo grande bevibilità, equilibrio e integrità, e al contempo valorizzare la natura circostante. Le materie prime sono selezionate con cura, l’orzo e il luppolo seguono pratiche biologiche, e la terra che ospita l’impianto è gestita con attenzione all’ecosistema locale, alla biodiversità e alla qualità della filiera. Le produzioni spaziano da gradazioni più leggere fino a imbottigliamenti limitati e più alcolici – talvolta realizzati in botti ex whisky, sfruttando una risorsa tipica del territorio-Highland.
Bere una birra Black Isle significa assaporare molto più di un semplice gusto: significa partecipare a una storia fatta di cura della terra, approccio organico, piccoli lotti e varietà che riflettono sia la tradizione britannica sia l’apertura alle influenze craft americane. L’essenza del birrificio viene racchiusa nel motto non ufficiale “Save the Planet, drink organic” e in ogni pinta si sente quella tensione verso qualità, natura, semplicità.